A Montefalco…

LA SECONDA EDIZIONE DE “LE STANZE DELL’ARTE” BISSA CONTINUI SUCCESSI E CONSENSI DI PUBBLICO
Ieri sera, (28) è terminata la rassegna artistica di musica classica, fino al 31 agosto prosegue la mostra di Luciano Ventrone al Museo Civico di San Francesco. Soddisfazione per la coordinatrice Rita Rocconi.

di Manuele Fiori

Sere d’estate a Montefalco, comune che non ha bisogno di presentazioni visto il suo biglietto da visita di “ringhiera dell’Umbria” che si tingono ancora di arte con musica classica, mostre e degustazioni.

Già dallo scorso anno infatti, “Le stanze dell’arte” (che avevano ospitato la spoletina Elisabetta Stemperini, ndr) iniziarono a dare un tocco in più alla cultura montefalchese; quest’anno, sempre nei primi quattro giovedì di Luglio presso il Museo Civico di San Francesco si sono susseguiti: il Duo Almalonga, (Daniela Rossi – violino e Massimo Santostefano – Fisarmonica), il trio d’archi “Luciano Fancelli”, il duetto pianoforte e sassofono con Francesca Rambaldi ed Elena Goberti per la chiusura di ieri sera del duo pianistico di Marco Scolastra e Sebastiano Brusco.
“In tandem con quest’arte “uditiva”, per completare i cinque sensi – come ci spiegherà gentilmente al nostro taccuino la Dott.ssa Rita Rocconi, titolare dello studio Artemis, progettista per la valorizzazione dei beni culturali e coordinatrice dell’evento – abbiamo cercato di creare scenari capaci di emozionare e, quest’anno, l’evento espositivo all’interno del Museo è dedicato ad un artista italiano celebre a livello internazionale, Luciano Ventrone.”

Federico Zeri, (critico d’arte italiano scomparso nel 1998, ndr), lo definì il “Caravaggio del ventesimo secolo – continua – la luce di Ventrone è fredda, molto più simile a quella di una moderna illuminazione elettrica, lontana dal calore a dagli effetti creati dalle candele usate dagli antichi suoi predecessori; i soggetti prediletti – conclude – sono frutti o foglie, nudi, o addirittura, autoritratti (agli esordi, del ’63 e ’72 i due esposti) disposti spesso all’interno di ceste o tazze dal sapore orientale, contro uno sfondo che è sempre neutro così da escludere suggestioni spaziali.”

Spazio anche al profumo, che fa da guida tra le opere, grazie al contributo del profumiere Massimiliano Torti, titolare de “Il profumiere”, alle tentazioni della gastronomia e della degustazione di vini.

L’ Evento, a cura di Cinzia Chiari, è stato promosso dall’Associazione “Montefalco InArte”, con il patrocinio del Comune di Montefalco in collaborazione con soli quattro sponsor e nove partner tecnici, eccellente referenza fotografica e organizzazione in generale… Chapeau!
Chissà che il nostro “SpoletoFestival” non abbia da imparare qualcosa, almeno nella gestione dei fondi per il rapporto qualità prezzo da queste eccellenti “manifestazioni – lezione” montefalchesi?