Associazione culturale “D’orainpoi”

“D’ORAINPOI”. L’ULTIMA ASSOCIAZIONE CULTURALE NATA A SPOLETO
Subito operativa, ad un mese dalla nascita, con lo scopo di rivalutare l’usato, abbattere il consumismo delle nuove generazioni, rinascere con la propria rivoluzione umana.
di Manuele Fiori (*)

“D’orainpoi”… già dal nome si capisce il programma; l’associazione culturale nata il 25 ottobre scorso da un gruppo di amici allargata ai conoscenti con il beneamato “tam-tam”, è mossa dalla convinzione che nel mondo c’è già tanto, che il consumismo non permette di apprezzare il valore di ciò che abbiamo e di quello che siamo, spingendo le persone a disfarsi di oggetti ancora utili per sostituirli con altri di “nuova generazione”. Un gruppo legato da una filosofia di vita che insegna a costruire valore in ogni ambito e aspetto della vita.
“Parte da qui ogni azione e decisione che intraprendiamo – ci spiega Lucia Speranza, una delle fondatrici della suddetta organizzazione – con le nostre attività intendiamo sviluppare nelle persone la capacità di vedere una risorsa in ciò che viene considerato ormai inutilizzabile, vecchio, brutto.”
“Oggetti, spazi e spesso anche persone – continua – che, arrivate ad una certa età vengono considerate inutilizzabili dimenticando il bagaglio di conoscenze e di esperienze acquisite nella loro vita, noi intendiamo riscoprirle per farne un uso intelligente.”
Insomma, D’orainpoi vuole riscoprire le tradizioni ed il sapere, offrire spazi e momenti dove tornare a sentirsi utili alla comunità con le proprie capacità, conoscenze ed esperienze sia all’ordine del giorno, contrariamente agli schemi della società odierna.
“Tra le virtù più importanti di un essere umano – conclude Lucia – una delle più rispettate è senza dubbio la saggezza. Gli anziani nelle comunità venivano considerati saggi e come tali erano i custodi di tutte le tradizioni, dei canti, delle storie, dei miti, del sapere e per questo venivano ascoltati e consultati. Molto in passato era tramandato oralmente, un anziano era, forzando un po’ il paragone, come una nostra biblioteca: il ricettacolo del sapere della società. Il suo compito era trasmettere ai giovani tutta la sua conoscenza, affinché la tradizione potesse sopravvivere.”

Come prima uscita, questi ragazzi, si sono dati appuntamento, dopo le adeguate richieste burocratiche al Comune, a Piazza d’armi, sabato mattina (24) per… ripulirla!
Circa venti volontari sono subito “scesi in campo” (o, meglio, in piazza): “abbiamo segnalato all’Ufficio ambiente del comune, la presenza di pneumatici e l’immondizia lasciata da chi fa la fiera il martedì. A questo proposito si sono impegnati a coinvolgere i vigili urbani per il prossimo martedì – domani, 26 ndr – forse noi andremo a controllare se lo faranno”.
Tra l’altro, come evince dal blog ufficiale: http://dorainpoispoleto.blogspot.it, possiamo notare da alcuni scatti fotografici anche altri lavori nati dalla mission dell’associazione in questione basati sul riuso delle cose: vecchi pensili e tavoli che riprendono la loro giovinezza con nuovi colori.
Un plauso dunque a questi ragazzi che, in tempi di “vacche magre” sfidano la crisi che ci sta distruggendo e riescono a riscoprirsi nei possedimenti creduti obsoleti, che siano questi materiali, valoriali o legati all’astrattezza.

(*) Ufficio Stampa Associazione culturale “D’orainpoi”