TRA L’ARTE DEL FESTIVAL E LA FICTION DI DON MATTEO SPUNTA IL “PORNOMONDO” DI MORENA

La porno attrice spoletina si racconta al nostro taccuino. Da una passione ne è uscito un lavoro con la “CentoxCento” e tutto il (tenero) mondo che c’è dietro; prossimamente un film horror

di Manuele Fiori

incontriamo le parole di Morena Capoccia, classe 1973, senso dell’umorismo, zero ipocrisie e tante verità. Chi scrive non nasconde di avere ritrovato un sano pizzico di dolcezza dietro le parole di questa donna-mito della città di Spoleto.

“Tanto, ormai, a Spoleto lo sapevano tutti che vivevo di certi piaceri per certe cose…”

Morena, da sempre residente nella piccola frazione di Morgnano, dall’aprile del 2014 decise di sfatare ogni taboo: “iniziai per gioco, come per gioco lo avevo sempre fatto nella vita fin dai miei dieci anni d’età, e poi non ho più smesso”.

In tempi di crisi per ogni settore, questa donna ha avuto il coraggio di fare di necessità virtù, di guadagnarsi da vivere con quello che più le piaceva, senza paure di giudizi in un mondo di falsi perbenismi: lode al suo coraggio, almeno.

“Eppure, la crisi, la risento pure io – ci spiega Morena – questo lavoro non è più come una volta: oggi è sottopagato, basti pensare che una comparsa in una fiction è pagata solo 70 euro. In questi anni ho conosciuto anche Rocco Siffredi, Cicciolina, Francesco Malcom – continua – tutte persone che mi hanno detto che avrei fatto i soldi a palate se avessi iniziato venti anni fa. Il porno di oggi è solo scena; non ci sono più i veri rapporti dei filmini di un tempo. E neanche i veri uomini, se non “attori” che si fanno punture dopanti prima delle loro prestazioni.”

Ma la Morena di tutti i giorni cosa fa? “Vivo di questo, in mancanza d’altro… mi esibisco in un locale di Roma (anche in quel mercato sono cambiate tutte le “regole non scritte” del commercio) e, forse, a breve riuscirò ad iniziare le riprese di un film horror.”

Non hai mai pensato di crearti una famiglia? “No, ebbi una grossa delusione quando ero poco più che vent’enne con un ragazzo di origini calabresi e, quando finì, decisi che doveva essere finita anche la mia sofferenza in modo irreversibile.

E qui, però, a noi sembra comunque malinconica: impossibile pensare che veramente abbia deciso che l’amore non faccia per lei. La dimostrazione dell’ego sensibile di chi si spoglia e si vende per piacere e lucro la ritroviamo tutta quando ci svela che ha un nobile progetto per il futuro: “Ho pensato alle scuole di educazione sessuale: checché se ne dica, in Italia, il vero “maschio” si è estinto, (e il facile femminicidio ne è un riscontro tangibile, ndr), dobbiamo ripartire dalle nuove generazioni.

Morena, che dai filmini porno amatoriali, arrivò al “successo-scandalo” con il primo film ufficiale a luci rosse con la “CentoxCento”, rimarca come sarebbe anche vietato fare queste produzioni in Italia: “E’ tutto un mercato nero, non è vero che siamo libere professioniste con partita iva come potrebbe pensare qualcuno, non si potrebbe “girare” nulla se non passando per l’estero.”

Eppure…