CONSUMATO STAMANI L’ULTIMO SALUTO A MARIA ANTONIETTA UGOLINI
Chiesa di Santa Rita gremita per le esequie della Presidentessa della Onlus ‘Gillo’. La figlia Michela pronta a prendere il timone dell’Associazione
di Manuele Fiori (*)
“Dobbiamo saperla Beata in Dio e continuare la sua missione”. Con queste parole Padre Luigi Sperduti, vicario parrocchiale di Santa Rita, ha riassunto l’omelia delle esequie di Maria Antonietta Ugolini, presidente dell’Associazione onlus “Gillo” dal 2001, anno della sua fondazione, voluta dopo la scomparsa del marito Luigi Moriconi, “Gillo” per gli amici, appunto.
La donna, inevitabilmente conosciuta e stimata in città per il suo impegno sociale, dopo essere stata maestra di scuola primaria per un’intera carriera lavorativa, non è riuscita a sconfiggere l’ennesimo brutto male che, da qualche tempo, la costringeva al ricovero presso l’hospice di Spoleto, luogo in cui si è spenta a 61 anni. Da poco in pensione, lascia la figlia Michela, il genero Giampaolo, la nipote Beatrice e l’ultima sorella Irene; (l’altro fratello, Ugo Ugolini, nostro affezionato cliente, lettore e commentatore, “amico degli amici” e uomo onnipresente, è tornato alla casa del Padre appena venti giorni fa, 1° Agosto, in silenzio, contrariamente a come era vissuto, ndr).
La salma, al termine del rito funebre, è stata tumulata nel cimitero di San Sabino.
La figlia Michela e il cugino Marco hanno già detto di sedersi “a tavolino” per continuare l’opera di Maria Antonietta, con il testimone ceduto alla figlia Michela che, da vicepresidente, si è già detta pronta a prendere il posto della madre.
Potrebbe perfino non slittare nemmeno il prossimo torneo di calcio a 5 “Un goal per la vita”, previsto per il prossimo Settembre.
Ciao e buon viaggio Maria Antonietta! Da addetto stampa della tua stessa “Gillo”, voglio lasciarti così, ripensandoti col tuo solito sorriso ed il caldo tono di voce che usavi con me e con tutti i tuoi interlocutori, sempre sollevati da un tuo perenne conforto, come quando quattro anni fa, su suggerimento di tuo fratello Ugo, mi volesti dare questo incarico… Partite del Cuore, radiocronache, popolarità, stima… ho acquisito tanto anche grazie al tuo spazio. Forse avrei dovuto dirti anche più volte “Grazie!”. Manuele
(*) Ufficio Stampa Associazione “Gillo”