POESIA E SCRITTURA CREATIVA: quattro chiacchiere con FRANCESCA GOSTI

Perugina di nascita e spoletina d’adozione, s’ispira per portare l’Umbria in giro per l’Italia

di Manuele Fiori

Ci invita a passeggiare per Scheggino, bellissimo comune di 488 abitanti della provincia di Perugia ubicato in prossimità del fiume Nera, luogo che considera “la sua oasi di pace” e che ha ispirato alcune sue poesie .
Lei è di Ponte Pattoli, Perugia (e guai a non specificarlo, ndr) ma lavora a Spoleto nella pubblica istruzione, con orgoglio ci racconta di avere una figlia, Sara, di 27 anni e un cane, Modì (in onore di Modigliani, ndr).
In una calda giornata primaverile, dopo aver fatto scouting dal web, siamo a dialogo con Francesca Gosti.

Francesca, come ti sei avvicinata alla poesia?

“Mi sono avvicinata al mondo della poesia per varie vicissitudini della mia vita: nella poesia ho trovato un’amica cui confidare tutto il mio animo travagliato da ormai 5 anni.
Le mie emozioni coinvolgono soprattutto l’universo femminile. Quelle donne che, come me hanno avuto sofferenze e problematiche, ma si realizzano sempre, sono guerriere (come le chiamo nei miei scritti). Ho iniziato per “caso” e poi, per scherzo, mandai una poesia al Concorso ‘Poeti poesia’.”

E da quel momento? Cosa successe??
“Feci colpo sulla commissione che mi rispose in questo modo: ‘In un momento di crisi come quella attuale è davvero un piacere – per noi che lavoriamo nell’ambito della poesia da ormai più di vent’anni – riuscire ad entrare in contatto con chi trasmette emozioni e visioni attraverso le parole. Sono a complimentarmi con lei, per aver superato la nostra selezione’.”

Quest’anno invece so che sei tornata agli onori della cronaca per un’antologia. Ce ne parli?
“Certo. Insieme ad altri 5 poeti sarò pubblicata in un’antologia con 15 mie liriche. Una silloge con l’editore “Aletti” dal titolo Vent léger… vento leggero in lingua francese. Ma questo è il ‘cappello’ di tante altre piccole soddisfazioni: con l’Accademia dei Bronzi avevo già vinto un concorso con la poesia ‘Autunno nel parco’.”

Punti a rivalutare la donna o c’è sempre stata ma oscurata da una figura maschile?

“La donna c’è sempre stata ma, per scelta è stata dietro. Per scelta ha voluto muovere i fili dell’uomo burattino; ma non per manovrarlo, per farlo realizzare al meglio nella vita.
La donna dev’esser donna e femmina, sensuale, intellettuale, erotica-soft… non mi piace la donna manager. Mai essere volgare o scoprirsi troppo: bisogna tornare ai tempi dei nonni, sono un po’ retrò.”

E questa donna retrò, che progetti ha per il futuro?
“Il sogno sarebbe di pubblicare una silloge tutta mia; poi sto candidandomi ad altri concorsi e ho circa 30 ragazzi ai corsi di ‘scrittura creativa’ che tengo nel convitto annesso all’Istituto Alberghiero ‘G. De Carolis’ di Spoleto dove lavoro… anche questi hanno partecipato a quattro concorsi, alcuni ancora in corso. Per uno dei miei ‘allievi’ è arrivato anche un primo premio. Ho un progetto con una casa editrice e altri cinque di questi poeti ‘in erba’ sono stati pubblicati in un’antologia. Sono soddisfazioni.”

Cosa dicono le tue amiche di questa tua passione?
“Loro condividono con me molte esperienze. Ho fondato il Gruppo Culturale ‘A passeggio con la lettura’ per divulgare i testi poetici in mezzo alla natura con un gruppo di circa 5, 6 amiche… abbiamo deciso di uscire dalle nostre case, dai nostri salotti per portarla in mezzo alla gente comune che, magari, poteva non sapere di esserne attratta. Le nostre letture sono sempre accompagnate da musica live (chitarra o violino) per creare il binomio ‘poesia-musica’ e ne è nata una bella idea: abbiamo già fatto tappa a Scheggino, andremo a Sant’Anatolia di Narco, Terni e poi chissà…
Qui a Scheggino anche il sindaco è donna e quando ha saputo di questa iniziativa ci ha voluto conoscere.”